Fuoriclasse - Dai banchi di scuola alle classifiche

18 Settembre 2021

21:15

Fuori concorso

Breve Sinossi:

Molti dei generi musicali che vanno per la maggiore in Italia in questo momento, come l’urban e l’it-pop, hanno diversi aspetti in comune. A colpire è soprattutto un radicale cambio di paradigma rispetto al passato: se fino a vent’anni fa la maggior parte delle band, o dei singoli artisti, emergeva dopo una lunga gavetta fatta di palchi di provincia, concorsi, demo, sale prove, cover e lezioni di musica, e se fino a dieci anni fa il modo migliore per farsi notare era partecipare a un talent show, le nuove star di oggi e di domani fanno tutto senza neppure uscire dalla cameretta. In genere sono ragazzi giovanissimi, tecnologicamente molto smart: pubblicano canzoni che scrivono, producono e registrano da soli, spesso senza avere una vera e propria formazione musicale. Il loro palcoscenico sono i social e le piattaforme streaming, e per arrivare al successo e al tanto sospirato contratto discografico possono impiegarci solo poche settimane (e altrettante potrebbero volercene per cadere nell’oblio, il rovescio della medaglia). Le loro storie sono profondamente diverse, ma si assomigliano tutte, in fondo: complici anche i cambiamenti del mercato e il peso sempre più schiacciante dell’immagine, dello streaming e dei social, per la prima volta ci troviamo di fronte a una leva di esordienti assoluti che a volte riesce a trasformare la passione in un mestiere perfino prima ancora di aver finito il liceo. Ma se la fama è a portata di mano, è sempre opportuno coglierla al volo senza avere la maturità artistica e personale necessaria per districarsi in un mondo di squali?

TRAILER

Regia: Alessandra Tranquillo
Produzione: RS Productions
Produttore: Pietro Peligra
Montaggio: Elena Tigiorian
Fotografia: Luca Manuel Castillo
Durata: 79’
Paese: Italia
Anno: 2021
Contatti: Produzione | produzioni@rsproductions.it

Note di Regia:

La sfida di questo documentario sta nel raccontare due generazioni di artisti, due modi di fare carriera diversi, sia a livello di parole che visivo. I colori pop e le grafiche in stile urban creano un distacco tra per le interviste ai giovani cantanti e la narrazione più lineare di professionisti del mondo dello spettacolo che spiegheranno questo cambio di paradigma. La narrazione si svilupperà attorno alle vite di giovani ragazzi la cui quotidianità è stata stravolta in pochi giorni. Si parte proprio da dove tutto è iniziato: le loro case, le camere da letto, i primi programmi al pc usati per caricare le tracce in rete. Il tema affrontato nel documentario è interessante perché assolutamente nuovo e in continua evoluzione. GenZ, nuovi social, nuovi media e la possibilità di raggiungere potenzialmente migliaia di persone. Questo ha anche i suoi lati negativi: cyber bullismo, gestione di hater e follower in prima persona. Ogni artista può raggiungere qualsiasi persona nel mondo ma tutto il mondo gli può entrare dentro senza filtri o tutele. Il tema rimane trasversale per tutti questi artisti, anche se le produzioni sono diverse e i generi musicali cambiano, l’approccio alla musica rimane lo stesso. Per questo emergono artisti come Anna di “Bando” che con 10 euro per una session e un profilo su Spotify si è ritrovata prima in classifica e con un disco di platino in tasca nel giro di pochi giorni. Dirigere un documentario come questo dà la possibilità di fare un prodotto che sia forte a livello visivo grazie agli artisti intervistati ma che abbia anche una storia forte di cambiamento che racconta un momento di svolta nella storia della musica.