La Primaverà è primavera anche in città

Concorso italiano – New talent opera prima

Breve Sinossi:

Due signori si trovano in macchina per le vie di Milano per trasportare un misterioso pacco. Il loro percorso è creatore di altri percorsi, che svelano una consapevolezza sulla città che prima era sopita. Una consapevolezza che viene data allo spettatore dai racconti dei due signori, ora presentati: Leonetto Di Ciolo e Felice Trovati. Felice è anche il costruttore di un oggetto particolare, la Bicicletta Revisionista, un orologio a pendolo costruito con parti di bicicletta in grado di modificare lo scorrere del tempo. Scopriremo che è proprio questo totem l’oggetto trasportato all’inizio del film, e che i due protagonisti sono in missione: posizionare l’orologio-bicicletta in un punto specifico della città, perché la Primavera, intesa come una forma di resistenza della meraviglia per le cose apparentemente inutili, è Primavera anche in città.

COPERTINA

Regia: Mattia Arreghini, Valerio Di Martino, Raffaele Greco, Elia Storchi
Produzione:  Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti
Produttore:  Camilla Gusso
Durata:  54′
Paese: Italia
Anno:  2023

Note di Regia:

Fondamento della narrazione è il momento iniziale/finale del film, in cui si conduce la Bicicletta Revisionista in un punto della città. Quest’azione assume un valore simbolico: impedire che certi fenomeni, come qualunquismi e alienazioni, possano ripresentarsi. Si tratta di un’azione sovversiva e camuffata. Le motivazioni sono alimentare dalle parole di Leonetto. Proprio lui e Felice condurranno questa missione di resistenza. Questo è l’esempio di narrazione sorretta da una forzatura finzionale. Infatti, l’intento non è quello di realizzare un documentario d’osservazione, in quanto il film presenterà una ri-messa in scena. Situazioni create e composte appositamente per veicolare sentimenti, riflessioni, dubbi