LALineaSottile

LA LINEA SOTTILE

regia di Nina Mimica – Paola Sangiovanni
domenica 13 dicembre 2015, h.15.15 – Sala Quercia

Due storie si intrecciano, narrano di due guerre dei primi anni Novanta da due diversi punti di vista, quello di Bakira, una donna bosniaca sopravvissuta alle violenze della guerra nella ex-Jugoslavia e quello di Michele, un ex soldato italiano di una missione internazionale di pace in Somalia, il cui contingente è stato responsabile di violenze contro la popolazione civile. È la narrazione di un inesausto viaggio in fieri verso la consapevolezza del male e dell’umana capacità di generarlo.


SCHEDA TECNICA

Regia: Nina Mimica, Paola Sangiovanni
Soggetto e sceneggiatura: Augusta Eniti, Nina Mimica, Paola Sangiovanni
Produttori: Augusta Eniti, Marco Visalberghi, Dijana Mlađenović
in collaborazione con: Videomante, Bht, Videoest
Produzione: Altreforme, Doclab, Kinematograf con RAI CINEMA
Montaggio: Ilaria Fraioli
Fotografia: Eleonora Patriarca, Faris Dobraòa
Distribuzione: Berta Film
Con il patrocinio di: Amnesty International – Sezione italiana
Durata: 80’
Paese: Italia-Croazia
Anno: 2015

Contatti: http://www.doclab.it/produzioni.php?all

Trailer


“Preparando il documentario e tentando di comprendere le cause ed effetti della violenza con la mia protagonista Bakira, credevo che i nostri giri per gli orrori della Bosnia post-bellica fossero un vero viaggio nel Cuore della Tenebra. Pero è stato il viaggio di ritorno, quello verso la luce, il più duro: come continuare a vivere con gli orrori conficcati nella memoria? Il coraggio, l’ostinazione, la testardaggine e le contradizioni di Bakira per me sono stati una lezione di vita”

(Nina Mimica)

Due cose mi hanno colpito di più nel viaggio impervio di questo film. Una ne è alla base, e cioè quanto sentissimo forte, Augusta, Nina ed io, l’urgenza di parlare della violenza – sopraffazione del più forte, guerra, violenza sessuale contro le donne – che ci ha portato a cercare di acchiappare i significati profondi che la sottendono al di là dei fatti, l’urgenza di mettere in moto una ricerca che fosse capace di connettere sistemi di (dis)valori in contesti diversi.

L’altra è la dinamicità della vita interiore dei nostri protagonisti, Michele e Bakira, che si è svolta sotto i nostri occhi tra il primo incontro di ricerca e l’ultimo di realizzazione del film…

(Paola Sangiovanni)