InfinitaFabbricaDuomo

L’INFINITA FABBRICA DEL DUOMO

regia di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
sabato 12 dicembre 2015, h.19.00 – Sala Greenhouse

“L‟infinita Fabbrica del Duomo” racconta la storia della nascita e del continuo mantenimento del Duomo di Milano attraverso i secoli. Primo atto della quadrilogia “Spira Mirabilis” che affronta il concetto di immortalità attraverso gli elementi della natura, L‟infinita Fabbrica del Duomo rappresenta l‟elemento della terra.
Attraverso una prospettiva poetica e dal forte impatto visivo, il film segue le fasi e i lavori che la conservazione del Duomo richiede: dall‟estrazione del marmo, al cantiere marmisti, all‟Archivio storico, alla Cattedrale stessa. Marmisti, muratori, carpentieri, fabbri, restauratori, orafi: questa straordinaria, ma costante concentrazione di attività è filmata alla luce della sacralità di un monumento che vive di tempi, ritmi, calendari, aspirazioni che si fondono e trascendono il lavoro umano e assume così un nuovo valore simbolico.


SCHEDA TECNICA

Regia: Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
Soggetto:
Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
Produzione:
Montmorency Film
In collaborazione con:
RAI CINEMA
Montaggio:
Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
Fotografia:
Massimo D’Anolfi
Durata:
74’
Paese:
Italia
Anno:
2015

Contatti: Montmorency Film

Trailer


“L‟anonima, umile, operosa e quotidiana cura che una struttura come il Duomo ha richiesto e ancora richiede, rivela quella grandiosità dell‟agire umano in grado di travalicare il tempo e le generazioni e di racchiudere in se stessa un grande sentimento umanista.
“L‟infinita fabbrica del duomo” è un poema visivo, un‟epopea degli umili che prova a restituire un disegno talmente vario e complesso, un disegno i cui passaggi segreti non possono essere forzati o aperti dalla semplice volontà e che una mente sola non può afferrare, ma che può essere suggerito grazie alla potenza del racconto per immagini.
Provare a filmare e restituire la cura, la laboriosità e la bellezza del tempo e delle storie umane è la sfida del nostro film”.

(Massimo D’Anolfi e Martina Parenti)