LORENZA INDOVINA, MADRINA DELLA QUARTA EDIZIONE DEL FESTIVAL

Figlia del regista Franco Indovina, si è diplomata come attrice all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” nel 1991 e ha lavorato, per il teatro, il cinema e la televisione.

Nel 1993 debutta al cinema con “La scorta” di Ricky Tognazzi e la Ribelle (con Penelope Cruz) di Aurelio Grimaldi.

I primi riconoscimenti arrivano nel 1997 con una nomination ai David di Donatello per la sua interpretazione in “La tregua” di Francesco Rosi. Nel 1999 ha il suo primo ruolo da protagonista al cinema con “Un amore” di Gianluca Maria Tavarelli per il quale riceve una nomination al David di Donatello e diversi riconoscimenti tra cui il premio come miglior attrice protagonista al festival di Sulmona, al Festival di Mons e il Mirto d’oro. L’anno successivo riceve la Grolla d’oro per la sua interpretazione in “Almost blu” di Alex Infascelli. Esordisce come attrice comica nel film “La fame e la sete” di Antonio Albanese con il quale nel 2011 sarà Carmen la Qualunque nel film “Qualunquamente” (Festival internazionale del cinema di Berlino 2011 sez. panorama) di Giulio Manfredonia.

Numerose le sue interpretazioni alla televisione tra cui “La piovra”, “Benvenuti a tavola” con Fabrizio Bentivoglio e Giorgi Tirabassi, “Tutti insieme all’improvviso” con Giorgio Panariello. Nello stesso anno è Cristina nel film di Fausto Brizzi “Forever young” e “Maria” nella commedia di Rolando Colla “Io sono Gaetano”.

Quest’anno è stata vista nella serie “Il Miracolo” nel ruolo di Clelia. Ad autunno sarà a fianco di Antonio Albanese nella serie “I topi”. Debutta come regista nel 2004 con il cortometraggio “Ad occhi aperti” (Selezionato al festival i Venezia). Nel 2013 firma la regia di un racconto di Niccolò Ammaniti “un uccello molto serio”, per il quale ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Nel 2015 ultima le riprese di “Ego” cortometraggio tratto dal racconto “la medicina del momento di Niccolò Ammaniti, che oltre a numerosi premi, ha ricevuto la candidatura ai David di Donatello come miglior corto.