Bella e Perduta_02

BELLA E PERDUTA

Dalle viscere del Vesuvio, Pulcinella, servo sciocco, viene inviato nella Campania dei giorni nostri per esaudire le ultime volontà di Tommaso, un semplice pastore: mettere in salvo un giovane bufalo di nome Sarchiapone. Nella Reggia di Carditello, residenza borbonica abbandonata a se stessa nel cuore della terra dei fuochi, delle cui spoglie Tommaso si prendeva cura, Pulcinella trova il bufalotto e lo porta con sé verso nord. I due servi, uomo e animale, intraprendono un lungo viaggio in un’Italia bella e perduta, alla fine del quale non ci sarà quel che speravano di trovare.


SCHEDA TECNICA

Regia: Pietro Marcello
La voce di Sarchiapone è di Elio Germano
Sceneggiatura: Maurizio Braucci, Pietro Marcello
Produzione: Avventurosa con Rai Cinema
In associazione con  Mario Gallotti
In collaborazione con FONDAZIONE CINETECA DI BOLOGNA e ISTITUTO LUCE CINECITTÀ
Film riconosciuto di interesse culturale con il sostegno di    MiBACT – DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA
Con il supporto di ROLEX MENTOR AND PROTÉGÉ ARTS INITIATIVE SCAM – BOURSE BROUILLON D’UN RÊVE
Produttori: Sara Fgaier, Pietro Marcello
Montaggio: Sara Fgaier
Fotografia: Pietro Marcello, Salvatore Landi
Distribuzione: Istituto Luce Cinecittà
Durata: 86’
Paese: Italia
Anno: 2015

Contatti: Avventurosa  info@avventurosa.net

Trailer


“Ho imparato a guardare l’Italia contemplando il suo paesaggio dai treni, riscoprendo di volta in volta la sua bellezza e la sua rovina. Spesso ho pensato di realizzare un film itinerante che attraversasse la provincia per provare a raccontare l’Italia: bella, sì, ma perduta. Anche Leopardi la descriveva come una donna che piange con la testa tra le mani per il peso della sua storia, per il male atavico di essere troppo bella. Quando mi sono imbattuto nella Reggia di Carditello e nella favola – perché di favola si tratta – di Tommaso, “l’angelo di Carditello”, il pastore che con immensi sacrifici ha deciso di dedicare tanti anni della sua vita alla cura di un bene artistico abbandonato, ho visto una potente metafora di ciò che sentivo la necessità di raccontare: dopo la morte di Tommaso, prematura e improvvisa, Bella e perduta – nato inizialmente come un “viaggio in Italia” destinato a toccare altre tappe – è diventato un altro film, sposando fiaba e documentario, sogno e realtà. Carditello è l’emblema della bellezza perduta e della lotta del singolo, dell’orfano che non si arrende a un meccanismo incancrenito di distruzione e disfacimento; e allo stesso tempo questa storia così radicata nella Storia del nostro Paese indaga un tema, quello del rapporto tra uomo e natura, mai così universale, a ogni latitudine”.

(Pietro Marcello)