Masterclass e Tavola Rotonda

Due Masterclass in programma al Festival Internazionale del Documentario Visioni Dal Mondo – Immagini Dalla Realtà:

VENERDÌ 11 DICEMBRE

MASTERCLASS DI GIANNI AMELIO
A seguire proiezione di “Registro di Classe Libro Primo 1900-1960”

La Masterclass di apertura del Festival, venerdì 11 dicembre, con protagonista il regista vincitore di numerosi premi internazionali Gianni Amelio, e condotta dal critico cinematografico Tatti Sanguineti, che sarà presente anche alla proiezione in anteprima di “Registro di Classe Libro Secondo 1968-2000″.
Sala Tiglio, UniCredit Pavilion Milano, venerdi 11 dicembre h. 10.30

GIANNI AMELIO: Nato in Calabria. Dopo aver studiato filosofia, si è trasferito a Roma, dove ha iniziato a lavorare come aiuto regista. Ha esordito nella regia cinematografica nel 1982, dopo una lunga attività televisiva. È vincitore di numerosi premi internazionali, tra i quali tre premi EFA per il miglior film europeo.
È considerato uno dei grandi maestri del cinema italiano. Tra le sue opere più importanti Così ridevano, vincitore del Leone d’oro nel 1998 alla 55ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Colpire al cuore (1983), Porte Aperte (1990), Il ladro di bambini (1992) e Lamerica (1994).

SABATO 12 DICEMBRE

MASTERCLASS DI ERIK GANDINI

La masterclass di sabato mattina, 12 dicembre, con protagonista il regista italo-svedese Erik Gandini, autore tra gli altri di Videocracy, che presenzierà all’anteprima italiana del suo ultimo documentario The Swedish Theory of love (La Teoria Svedese sull’Amore).
Sala Greenhouse, UniCredit Pavilion Milano, sabato 12 dicembre h. 10.30

 ERIK GANDINI: È uno dei più rinomati registi svedesi. Ha prodotto e diretto numerosi documentari di fama internazionale tra cui “Sacrificio” (Primo Premio IDFA), “Surplus” (Primo Premio IDFA, Amsterdam “Silver Wolf”) e “Videocracy” che è stato votato miglior film documentario al Toronto Film Festival e che ha avuto un grande successo nelle sale cinematografiche in Italia.

DOMENICA 13 DICEMBRE

TAVOLA ROTONDA

“Le immagini del reale oggi, tra news, social, reportage e cinema documentario” sarà il tema della Tavola Rotonda della mattina di domenica coordinata da Marco Bertozzi.
Partecipano: Monica Maggioni, Ferruccio de Bortoli, Andrea Segre, Matteo Scanni, Gianfilippo Pedote, Dario Barone, Pio d’Emilia.
Sala Tiglio, UniCredit Pavilion Milano, domenica 13 dicembre h. 10.30

BIOGRAFIA DEI PARTECIPANTI

  • MARCO BERTOZZI: È professore di Cinema documentario e sperimentale all’Università IUAV di Venezia e fa parte di quel gruppo di autori che ha contribuito alla rinascita del documentario italiano, con un forte impegno teorico, didattico e di promozione culturale. Ha insegnato Cinema documentario al Centro Sperimentale di Cinematografia e alla Scuola d’Arte cinematografica Gian Maria Volonté di Roma, al Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive di Lugano, alla scuola di documentario, televisione e nuovi media Zelig di Bolzano. Tra i suoi libri, L’idea documentaria (a cura di, 2003), Storia del documentario italiano (2008, Premio Domenico Meccoli e Premio Limina Awards quale miglior libro di cinema dell’anno) e Recycled cinema (2012, prima riflessione italiana sul found footage film) hanno costituito importanti riflessioni teoriche per un rinnovato approccio al cinema documentario e sono stati adottati in diverse scuole di cinema e corsi universitari. Ha tenuto conferenze in università americane ed europee e suoi saggi sono apparsi sulle principali riviste internazionali di studi cinematografici. Molti suoi film – fra i recenti, “Appunti romani” (2004), “Il senso degli altri” (2007), “Predappio in luce” (2008),– hanno meritato premi a livello nazionale e internazionale. Nell’ultimo lavoro, Profughi a Cinecittà (2012), ha riportato alla luce la dimenticata vicenda dei profughi che vissero negli studios romani nell’immediato dopoguerra.  Nel 2013, per Rai Storia, ha condotto Corto Reale. Gli anni del documentario italiano, un programma in 27 puntate alla riscoperta della non-fiction italiana.
  • MONICA MAGGIONI: È una giornalista italiana. Dall’agosto 2015 è Presidente della Rai, Radiotelevisione Italiana.
    Entra in RAI vincendo il concorso per il primo Master della Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia nel 1992. Dal 1994 al 1996 lavora a Euronews , poi nel 1996 torna in Rai al TG1. Lavora alla redazione di TV7, in cronaca e agli esteri. Ha condotto il Tg1 e diversi programmi ma ha sempre voluto fare la reporter di guerra.
    Tra il 2000 e il 2002 segue le fasi più violente della seconda intifada e racconta il conflitto tra israeliani e palestinesi. Nel 2003 è l’unica giornalista italiana embedded in Iraq, cioè aggregata all’esercito statunitense durante la seconda Guerra del Golfo. Nel 2008 si trasferisce negli USA dove segue la campagna elettorale che porta all’elezione del presidente Barack Obama. Nel 2010 è caporedattore centrale della redazione Speciali del TG1.
    In questi anni ha continuato ad occuparsi di guerre e di crisi in giro per il mondo, dalla Birmania, all’Africa, all’Afghanistan.
    Nel 2010 e 2011 realizza due documentari presentati alla Mostra del Cinema di Venezia:  Ward 54, premiato a Biarritz con il Prix Mitrani, e Out of Tehran.
    Nel 2013 diventa direttore di Rainews, polo all-news della Rai.
    Ha pubblicato: Dentro la guerra (Longanesi, 2005), La fine della verità (Longanesi, 2006), Terrore Mediatico (Laterza, 2015) e il saggio Twitter e jihad (ISPI, 2015).
    E’ membro del CdA dell’ISPI e dell’European Council on Foreign Relations.
  • FERRUCCIO DE BORTOLI: Laurea in Giurisprudenza. Giornalista professionista dal 1975. Ha diretto due volte il Corriere della Sera, dal 1997 al 2003 e dal 2009 al 2015. E il Sole-24 Ore dal 2005 al 2009. E’ stato editorialista della Stampa. Nel 2003-2004 ha ricoperto l’incarico di amministratore delegato della Rcs Libri e presidente di Flammarion e Casterman. E’ stato, inoltre, vicepresidente dell’Aie, l’associazione italiana degli editori e membro dei consigli di Adelphi, Skira e Marsilio. Consigliere indipendente di Ras, presidente della fondazione teatro Franco Parenti e consigliere dell’associazione amici del Poldi Pezzoli. Attualmente è presidente di Vidas e della casa editrice Longanesi. Scrive per il Corriere del Ticino.
  • ANDREA SEGRERegista di film e documentari per cinema e televisione, è anche dottore in ricerca in Sociologia della Comunicazione. Da oltre dieci anni presta particolare attenzione al tema delle migrazioni ed è socio fondatore di Zalab. Ha diretto due film lungometraggi, entrambi prodotti da JoleFilm: Io sono Li (candidato a 4 David di Donatello, vincitore di decine di premi internazionali, tra cui il Premio Lux del Parlamento Europeo, e distribuito in oltre 45 paesi) e La Prima Neve (sezione Orizzonti della 72 Mostra Internaizonale del Cinema di Venezia e vincitore del Festival di Annecy). Ha realizzato numerosi documentari: Marghera Canale Nord  (2003, 60° Mostra Internazionale d’arte Cinematografica, menzione speciale al RomaDocFestival); A sud di Lampedusa (2006, premio MedFest al 10° MediterraneoVideoFestival; finalista al 13° Premio Ilaria Alpi), La mal’ombra (2007, 25° Torino Film Festival, 26° Uruguay Film Festival), Come un uomo sulla terra (candidato miglior documentario al David di Donatello, 2° SalinaDocFest; menzione speciale al premio Vittorio de Seta e Gran Prix TeleFrance CMCA), Magari le cosa cambiano ( premio “Avanti!” al 27 Torino Film Festival) Il Sangue Verde (premio CinemaDoc alle Giornate degli Autori – 67 Mostra del Cinema di Venezia), Mare Chiuso (Globo doro come miglior documentario), Indebito (evento di apertura al Festival di Locarno), Come il peso dell’acqua (Candidato Miglior Documentario Nastri d’Argento 2014) e I Sogni del Lago Salato (selezione ufficiale Locarno 2015 e Giornate degli Autori – Venezia 2015). Nel 2014 ha pubblicato il libro FuoriRotta (Marsilio) collegato al progetto Furorirotta.org, sviluppato in collaborazione con Montura Editing e Internazionale.
  • MATTEO SCANNI: Dal 2001 coordina l’attività di redazione della Scuola di Giornalismo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, di cui dirige le testate dal 2009 e dove insegna Giornalismo Televisivo d’Inchiesta. Come giornalista freelance ha realizzato videoreportage tra i quali ‘Il paese del maiale’ (Rai 3), sulle contraffazioni alimentari, ed ‘Euskal kronikak’ (Rai Sat), sui Paesi Baschi. Con Peace Reporter ha realizzato il documentario ‘The Iron Curtain Diaries 1989-2009′. È coautore di ”O sistema’ (Rizzoli, 2006), insieme a Ruben H. Oliva, con cui ha vinto il Premio Ilaria Alpi nel 2006 “Sezione Produzione”, e ‘L’Italia chiamò’ (Edizioni Ambiente, 2009), insieme a Leonardo Brogioni e Angelo Miotto. Attualmente è il Presidente del Festival DIG – Documentari Inchieste Giornalismi di Riccione.
  • GIANFILIPPO PEDOTE: È produttore per il cinema e la televisione e regista di film documentari. Ha prodotto  diversi  film lungometraggi tra cui Tutto parla di te e Vogliamo anche le rose, di Alina Marazzi, Italian Dream di Sandro Baldoni, Fame Chimica di Paolo Vari e Antonio Bocola; Il Mnemonista di Paolo Rosa e Studio Azzurro, oltre a numerosi documentari tra cui La ragazza Carla, di Alberto Saibene, Noi non siamo come James Bond, di Mario Balsamo, Per Sempre e Un’ora sola ti vorrei, di Alina Marazzi; Anima Mundi e Evidence, di Godfrey Reggio con musiche di Philip Glass. I film prodotti hanno partecipato ai principali festival internazionali e hanno vinto diversi premi (Locarno, Torino, Roma, Telluride, Bombay, Newport, San Paolo, Aspen, San Francisco, Nastro d’argento , David di Donatello-nominations). Miglior produttore al Festival di Roma 2012. E’ stato direttore associato di Fabrica di Benetton e co-fondatore del festival Filmmaker di Milano nel 1980. Docente all’Accademia di Belle Arti di Brera, all’ Università Cattolica di Milano e alla Civica Scuola di Cinema di Milano.
  • DARIO BARONE: È CEO–Founder di Camera Distribuzioni Internazionali, uno dei principali distributori di documentari d’inchiesta e current affair in Italia.
 Ha rappresentato per tredici anni BBC News & Current Affairs Dpt. sul territorio italiano, dal 2005 ha ampliato la sua attività al settore del media consulting e opera anche come aggregatore di contenuti per vari canali televisivi italiani.
    E’ stato editore del “Canale Reportage”, il primo canale on demand italiano dedicato esclusivamente alle inchieste giornalistiche e ai documentari investigativi internazionali. Dal marzo del 1999 al maggio 2003 è stato Presidente di doc\it “Associazione dei documentaristi italiani” di cui è uno dei fondatori.
  • PIO D’EMILIA: Da oltre trent’anni in Asia, si è occupato di Giappone, Cina e Sud-Est Asiatico collaborando a varie testate italiane e straniere, tra cui Il Messaggero, l’Espresso, il Manifesto, Il Fatto Quotidiano (per il quale mantiene una rubrica settimanale, “Oriente Furioso”) e la Rai. Dal 2005 è corrispondente per l’Asia di Sky Tg24, testata per la quale ha coperto eventi come lo tsunami del 2008, il tifone Hayan nelle Filippine, la crisi nucleare in Corea del Nord, gli scontri in Birmania e in Tibet e l’incidente nucleare di Fukushima. Più di recente ha seguito sul campo per oltre due mesi la crisi dei migranti nei Balcani. Nel corso della sua lunga carriera ha intervistato più volte personaggi come Aung San Suu Kyi, il Dalai Lama, Gorbaciov, l’artista cinese Ai Wei Wei e Wuer Kaixi, uno dei leader di Tian Anmen.
    Dal 2011 cura l’Ufficio Stampa Internazionale del “World Summit of Nobel for Peace Laureates”, una fondazione che organizza ogni anno il Vertice Mondiale dei Nobel per la Pace. Dopo Hiroshima, Chicago, Varsavia e Roma, il vertice si è svolto quest’anno a Barcellona.
    E’ stato il primo giornalista straniero ad entrare nella “zona proibita” dopo l’incidente nucleare dell’11 marzo 2011 e a raggiungere la centrale di Fukushima. Oltre ai numerosi servizi e reportage per Sky Tg24 ha scritto, sull’argomento, TSUNAMI NUCLEARE (Il Manifesto Libri, 2011), e, in giapponese, “NIHON NO MONDAI” (Gentosha, 2011). Dal libro è stato tratto “A Nuclear Story” un docufilm che uscirà in occasione del quinto anniversario di Fukushima, nel marzo 2016.